Il tempo sospeso nel libro “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi.

“Finché il caffè è caldo, hai la possibilità di tornare indietro. Ma una volta raffreddato, il tempo è finito.”
Finché il caffè è caldo è un romanzo delicato e toccante dello scrittore giapponese Toshikazu Kawaguchi, che esplora il tema del tempo e delle seconde possibilità. Pubblicato per la prima volta in Giappone nel 2015, il libro è diventato rapidamente un successo internazionale grazie alla sua narrazione intima e alla profondità emotiva dei suoi personaggi.
Il romanzo è ambientato in un piccolo caffè di Tokyo, il Funiculi Funicula, un locale avvolto da un’atmosfera quasi magica. Si dice che al suo interno esista una sedia speciale che permette di viaggiare nel tempo. Tuttavia, il viaggio è regolato da rigide regole: il passato non può essere cambiato in nessun modo, si può viaggiare solo per incontrare persone che hanno già visitato il caffè, si deve restare seduti sulla sedia per tutta la durata del viaggio e, condizione più stringente, il tempo a disposizione dura solo fino a quando il caffè versato nella tazza è ancora caldo.
Nonostante queste limitazioni, i personaggi scelgono comunque di intraprendere il loro viaggio, non tanto per modificare il passato, ma per ottenere risposte, chiudere ferite o semplicemente rivivere un momento prezioso.
Il romanzo si articola attraverso quattro storie, ognuna legata a un diverso personaggio che si avventura nel viaggio nel tempo.
Il primo racconto, “La fidanzata” è dedicato al tema del distacco dell protagonista Fumiko da un uomo davvero importante nella sua vita.
La seconda storia, “La moglie”parla di Kōtake, che desidera rivedere il marito affetto da Alzheimer.
Nel terzo capitolo, intitolato “La sorella minore” , viene raccontata la storia di Hirai e del suo rapporto complicato con sua sorella.
L’ultimo racconto, sicuramente il più toccante e quello in cui il concetto del tempo assume una valenza maggiore, Kei, che viaggia intraprende un doloroso viaggio nel futuro per conoscere la figlia che non non è sicura di poter crescere.
Abbiamo scelto di raccontarvi questo libro perché in esso il tempo gioca un ruolo centrale.  Toshikazu Kawaguchi, non offre ai suoi personaggi la possibilità di riscrivere la loro storia, come un romanzo fantastico e surreale avrebbe potuto permettere, ma solo di guardarla con occhi nuovi. Il messaggio dell’autore è chiaro: non possiamo sprecare il nostro tempo e le nostre risorse per cambiare il passato, mutiamo piuttosto il modo in cui lo viviamo e lo ricordiamo.
Il tempo, nel libro di Kawaguchi, è visto come qualcosa di prezioso e fugace, simile al caffè nella tazza: se non lo si assapora finché è caldo, si rischia di perderlo per sempre.
Finché il caffè è caldo ha dato vita a una serie di altri romanzi, tra cui Basta un caffè per essere felici, Il primo caffè della giornata e Il caffè delle cose lasciate a metà. Le opere di Kawaguchi sono caratterizzate da una scrittura semplice e profonda, con un forte focus sulle emozioni, il tempo e i rapporti umani.
Toshikazu Kawaguchi è uno scrittore, drammaturgo e sceneggiatore giapponese, nato nel 1971 a Osaka. Prima di dedicarsi alla narrativa, ha lavorato come autore e regista teatrale, facendo parte della compagnia Sonic Snail.
Titolo originale: コーヒーが冷めないうちに (Kōhī ga Samenai Uchi ni)
Autore: Toshikazu Kawaguchi
Anno di pubblicazione: 2015 (Giappone)
Prima edizione italiana: 2020
Casa editrice: Garzanti
Traduttore: Giorgio Amitrano
Numero di pagine: Circa 192 (può variare in base all’edizione)

 

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