Perché TSO.
T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio) è una procedura psichiatrica e invasiva. Prevede una serie di interventi sanitari che possono essere applicati, in caso di motivata necessità ed urgenza, qualora sussista il rifiuto al trattamento da parte del soggetto che deve ricevere assistenza.  Il T.S.O. è stato un costante nella vita di diversi cantanti, scrittori, pittori… In alcuni casi ne ha determinato l’intero percorso artistico.
Tra gli artisti che sono stati sottoposti a questa brutale procedura citiamo, ad esempio, 
Vincent van Gogh, pittore post-impressionista, che soffriva di disturbi mentali gravi. Anche se il concetto moderno di T.S.O. non esisteva al suo tempo, è stato ricoverato diverse volte in ospedali psichiatrici.
Alda Merini, la poetessa è stata internata diverse volte in ospedali psichiatrici e ha raccontato queste esperienze nei suoi scritti.
Antonin Artaud, drammaturgo, poeta e attore francese, fu internato per diversi anni in ospedali psichiatrici e sottoposto a terapie come l’elettroshock.
E per un certo verso lo stiamo subendo anche noi un T.S.O., un Trattamento SOCIALE obbligatorio: dobbiamo essere sempre presenti sui social se vogliamo essere considerati, seguire i dettami di un algoritmo o del mood del momento per avere visibilità, costretti a snaturare la nostra creatività in nome del consenso altrui.
Noi, con questo progetto, vogliamo dare una connotazione diversa al nome mantenendo la stessa potenza evocativa, trasformandolo in “Tempo Sogni Ossessioni”.
Crediamo che l’arte, per essere espressa nella sua totalità, abbia bisogno di un giusto equilibrio di questi tre elementi, un pò come la fotografia ha bisogno di tempi, iso e diaframmi che si incastrino tra loro.
Tramite il nostro progetto, vogliamo condividere qualsiasi forma d’ arte abbandonando ogni convenzione sociale.
Nessun trend, nessuna moda, nessuna imposizione.
Beatrice Scotacci

Siamo due fotografi italiani amanti della streetphotography, ma con una passione che abbraccia la fotografia in tutte le sue forme.

La street photography è la nostra base di partenza, il terreno grazie al quale esploriamo la vita reale, le emozioni e i contrasti del quotidiano. Ma non ci fermiamo qui: amiamo sperimentare e approfondire altre aree della fotografia, dall’architettura ai ritratti, dal reportage alla fotografia artistica e concettuale. Ogni ambito fotografico rappresenta per noi una nuova sfida creativa e un’opportunità per ampliare la nostra visione delle cose che ci circondano.

Tramite ogni nostro scatto cerchiamo di raccontare la spontaneità e l’autenticità delle persone e degli ambienti urbani, la bellezza dei dettagli, dei paesaggi urbani, dei giochi di luce e colore e soprattutto le storie, sia quelle che provengono direttamente dalla strada sia quelle che creiamo attraverso i nostri progetti fotografici. Il nostro obiettivo è comporre immagini che non solo catturino l’occhio, ma che coinvolgano il cuore e la mente di chi le osserva.

Samuele Meggiolaro
Beatrice Scotacci

L’arte e la musica sono la linfa vitale per la nostra creatività; il nostro lavoro è profondamente ispirato e indissolubilmente legato con la musica e la letteratura e contaminato dalla pittura, dalla scultura e dalla grafica. Ci piace guardare, osservare e scoprire cose nuove che arricchiscono quotidianamente la nostra mente influenzando inevitabilmente la nostra visione del mondo.

Un groviglio di stimoli, che a volte diventa vero e proprio caos, che abbiamo voluto riversare in questo posto che rappresenta per noi un grande contenitore a disposizione di tutti e dove l’arte in ogni sua sfaccettatura sarà la protagonista.

 
Samuele Meggiolaro
TSO nasce in una fredda e assolata mattina di metà novembre, fuori dalla stazione di Reggio Emilia. E costituisce per noi il luogo dove il Tempo, i Sogni e le Ossessioni troveranno il loro spazio.

Nato a Milano nei primi anni 70 sviluppa da subito un avversità alle regole, abbraccia la filosofia Punk come stile di vita, vorrebbe frequentare la facoltà di psicologia ma i 5 anni di scuola superiore non gli vanno giù e abbandona la scuola a 16 anni. Da sempre autodidatta, si improvvisa musicista, e lo è tuttora, inizia dalle tastiere passando dalla batteria alla chitarra ed ora al basso. La musica è l’amore della sua vita. La passione per la fotografia arriva tardi, la strada da sempre frequentata diventa il luogo preferito per scattare.  Sempre dalla parte degli oppressi odia il mondo moderno e le persone che non prendono posizioni nella vita.

Maestra e fotografa di Roma, nata nei meravigliosi anni 80, vive costantemente con la testa tra le nuvole. Amante dell’arte in ogni sua forma, della poesia, del cinema e della musica, si è avvicinata da poco al mondo della fotografia. Vede i suoi scatti prevalentemente in bianco e nero, cerca le geometrie in ogni frame, in ogni suo viaggio cerca di cogliere il bello del posto che visita per custodire nel suo cuore oltre che dietro ai suoi occhi. Appassionata di streetphotography, urban e ritratti di strada, sta tentando faticosamente di addentrarsi nel mondo del reportage per trovare un modo per raccontare con le immagini il fantastico, caotico e romantico mondo che ha nella sua testa.