“Il colore è la mia lingua, la luce il mio alfabeto” dice Joel Meyerowitz, e in questa frase c’è tutta l’essenza di Cape Light, il suo iconico progetto fotografico che ha ridefinito il modo di vedere la fotografia a colori.
Nato a New York nel 1938, Meyerowitz è stato uno dei pionieri del colore nella street photography, passando con maestria dalle strade affollate di Manhattan ai paesaggi sospesi di Cape Cod.
È proprio qui, tra il blu infinito dell’oceano e le case bianche baciate dal sole, che negli anni ’70 ha realizzato la serie Cape Light, un inno alla stagione estiva e alle sue atmosfere rarefatte.
Il progetto è un viaggio visivo dove il tempo sembra fermarsi: pomeriggi pigri, ombre lunghe, il riverbero del sole sull’acqua e quella luce morbida e avvolgente che solo l’estate sa regalare.
Meyerowitz ha saputo catturare tutto questo utilizzando una macchina a grande formato 8×10, che gli permetteva di ottenere una nitidezza e una profondità tonale straordinarie; il tempo di esposizione lento, quasi meditativo, si riflette nella calma sospesa delle sue immagini.
La scelta del colore, in un’epoca in cui il bianco e nero era ancora considerato l’unico linguaggio serio per la fotografia d’autore, fu un atto di coraggio e di visione: ogni tonalità è calibrata per raccontare la temperatura dell’aria, la densità della luce, la vibrazione del momento.
In Cape Light, l’estate non è un semplice sfondo, ma un personaggio vero e proprio: la luce gioca con le superfici, trasforma i toni, svela e nasconde dettagli con una grazia quasi pittorica.
Quando il libro Cape Light venne pubblicato nel 1979, divenne rapidamente uno dei volumi fotografici più venduti di sempre, sorprendendo il mercato editoriale e contribuendo a legittimare la fotografia a colori come forma d’arte di pari dignità al bianco e nero.
Fu un successo non solo tra i fotografi, ma anche tra il grande pubblico, affascinato da quelle tavole piene di luce e di poesia.
L’uso della luce naturale è magistrale: Meyerowitz non cerca di dominarla, ma di dialogare con essa, lasciandosi guidare dalle sue infinite variazioni. Cape Cod, con la sua geografia di promontori, dune e villaggi marini, diventa così il laboratorio perfetto per una ricerca estetica e tecnica che ancora oggi ispira fotografi di tutto il mondo.
Per scoprire di più sul lavoro di Joel Meyerowitz e immergersi completamente nel suo mondo cromatico, basta visitare il sito ufficiale www.joelmeyerowitz.com e seguirlo su Instagram @joel_meyerowitz, dove continua a condividere scatti, riflessioni e frammenti della sua inesauribile passione per la fotografia a colori.
Cape Light è un promemoria che la luce non è solo un mezzo tecnico, ma una vera e propria materia viva con cui il fotografo può scolpire emozioni, e ogni scatto è un invito a fermarsi, respirare e guardare il mondo con occhi pieni di stupore.
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