Ci sono progetti fotografici che raccontano storie in modo diretto, e altri che, attraverso la ripetizione e la costanza, rivelano il loro significato più profondo nel tempo. “Leaving and Waving” di Deanna Dikeman appartiene a questa seconda categoria: un’opera che esplora il concetto del tempo che passa con una delicatezza e un’intensità straordinarie.
Deanna Dikeman è una fotografa americana nata nel 1954 a Sioux City, Iowa. Nel 1985, ha lasciato un lavoro aziendale per seguire un corso di fotografia, iniziando così a documentare la sua famiglia e l’ambiente del Midwest americano. Il suo lavoro esplora principalmente i temi della famiglia, della memoria e della vita quotidiana. Ha iniziato la sua carriera come fotografa documentarista, sviluppando un interesse per le storie personali e intime.
Il suo progetto fotografico “Leaving and Waving” ci ha colpito molto: sembra davvero incarnare alla perfezione una delle mille sfaccettature che per noi assume il concetto di tempo.
Per oltre 27 anni, Dikeman ha fotografato i suoi genitori mentre la salutavano con un gesto semplice ma denso di emozione: un cenno della mano dall’ingresso della loro casa nel Midwest americano, ogni volta che lei ripartiva dopo una visita. Ciò che nasce come un gesto spontaneo e familiare si trasforma, scatto dopo scatto, in un racconto struggente sulla fugacità del tempo e sulla memoria affettiva.
La serie di Dikeman si sviluppa come una narrazione per immagini che abbraccia decenni di vita familiare. In ogni immagine, i suoi genitori invecchiano impercettibilmente, i dettagli cambiano: le stagioni si alternano, gli abiti si modificano, la casa resta un punto fermo mentre loro si trasformano.
Ciò che rende “Leaving and Waving” un’opera potente è la capacità di celebrare la percezione del tempo attraverso la ripetizione. Ogni fotografia è un piccolo tassello di un mosaico più grande, che visto nel suo insieme assume una forza emotiva incredibile. L’atto di salutarsi diventa un simbolo della separazione inevitabile, del ciclo della vita e della perdita.
Lo stile di Deanna Dikeman in questo progetto si distingue per la sua semplicità e autenticità. Le sue immagini non sono costruite o messe in scena, ma catturano momenti reali con una composizione discreta e un uso naturale della luce. L’assenza di effetti drammatici o post-produzione rafforza la genuinità delle emozioni trasmesse. La ripetizione del soggetto in diverse condizioni atmosferiche e stagionali conferisce un ritmo narrativo coerente, che sottolinea il passaggio del tempo senza bisogno di espliciti riferimenti.
Guardando le immagini di Dikeman, si percepisce la bellezza e la malinconia dell’attesa e del distacco. Il progetto non è solo un omaggio ai suoi genitori, ma una riflessione più ampia sul nostro rapporto con il tempo e le persone che amiamo. Le ultime immagini della serie, in cui il saluto diventa assente dopo la scomparsa dei genitori, sono un colpo al cuore: un silenzio visivo che racchiude tutto ciò che le parole non possono esprimere.
Oltre a “Leaving and Waving”, Dikeman ha realizzato altri progetti degni di nota, tra cui “Relative Moments”, una serie che approfondisce ulteriormente le dinamiche familiari attraverso immagini spontanee e riflessive, e “Reruns”, un lavoro che esplora la nostalgia e la cultura visiva attraverso fotografie di vecchi programmi televisivi e ambienti domestici. In tutti i suoi lavori, emerge una sensibilità speciale per il dettaglio e un’attenzione particolare ai legami emotivi che si creano tra le persone e i luoghi.
Per chi volesse approfondire il lavoro di Deanna Dikeman, è possibile visitare il suo sito ufficiale www.deannadikeman.com o seguirla sui social media, come Instagram @deannadikeman, dove condivide aggiornamenti e nuovi progetti.
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